In riferimento all'Accordo 18/09/2008 relativo agli accertamenti sui test "antidroga" sugli operai, alcune persone che conosco lo hanno guardato come se fosse la loro salvezza. Sopratutto fra i mulettisti il riscontro maggiormente frequente è la presenza di cannabis (cito).
Naturalmente, non è assolutamente detto che ne facciano uso durante l'orario di lavoro, cosa che disapproverei in pieno, ma nonostante questo, la norma rischia di far perdere loro A) La probabilità di essere assunti da qualche altra parte, in quanto macchierebbe irrimediabilmente il loro curriculum. B) La patente, perchè qualora le analisi risulterebbero positive, le autorità dovrebbero essere avvisate. E questo, molte persone non possono permetterselo.
Naturalmente, certo, si potrebbe smettere di fumare marijuana, ma poi, come sopportare lo stress? Non tutti possono permettersi una terapia psichiatrica, o trovarsi un hobby che li impegni a tempo pieno, ergo, urge trovare una soluzione rapida al problema.
Insomma, pare che questo prodotto erboristico, se preso in tempo (ovverosia una settimana prima dell'esame, un bicchierino alla mattina e uno alla sera), faccia pisciare nero per due giorni, e dopo, magicamente, si viene depurati dal THC presente nell'organismo.
Suppongo possa essere vero, dato che il primo test al quale si viene sottoposti è quello delle urine, che vengono analizzate tramite spettrografia. Se si facesse un esame del sangue, naturalmente salterebbe subito all'occhio, ma per quello ci vogliono strutture adeguate, e sono analisi che un medico normale non saprebbe eseguire. Ergo, l'esame n.2 viene prescritto solo in caso che quello spettrografico abbia dato risultati positivi.
Soluzione di comodo? Rimedio rapido? Io diffido da certe cose, ma mi giurano che funziona. D'altronde, in latino, Primum significa "per prima cosa".
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