lunedì 4 gennaio 2010

Il riprendersi dopo una palese e futile abbondanza

Per quanto possa immaginare, ogni pestilenza demente viene raggiunta in modo decisamente sconcertante. Il dover festeggiare, come qualsiasi obbligo, mi rende sempre, tremendamente infelice e depresso.

Non possono, nessuno può impedirmi di stare a casa a giocare a Neverwinter Nights: Hordes of the Underdark, solo perchè è un fottutissimo 31 dicembre.

Nessuno può obbligarmi a spendere 20 euro di cibo, per poi mangiare un risottino alle zucchine, pure crudo, e buttare via altri due chili di roba. Con la giustificazione che “Non si può fare un ultimo magro, bisogna mangiare.”

Eppure, inevitabilmente, ci riescono.



Dopo ieri sera, il Jack The Ripper comincia a starmi decisamente stretto. Terribili i bimbominkia metal/punk/neo-emo che scorrazzano liberamente in giro, portandosi appresso cuccioli di cane fottutamente carini. Dovrebbero, in teoria, mangiare i loro intestini crudi e bruciargli gli occhi con la paprika, come piacerebbe fare a me.

Evidentemente i sentimenti lovvosi devono essere sempre espressi, qualsiasi sia la religione professata.



C, anyway, è stato carino e simpatico, ieri sera. Davvero, ci sono poche persone così cristalline e disponibili. Temi sempre di scoprire troppo di loro, e di capirli a primo sguardo, magari anche con una lettura decisamente troppo poco approfondita. Ma tant’é che ci rifugia, essenzialmente, in quello.

Ah, ho ritrovato una vecchissima kefia che avevo comperato ancora al Ferrock di tre anni fa. Santo cielo, è terribile scordarsi di possedere questo e quello.



Finalmente ho avuto il tempo (cioè, mi ci hanno costretto, ma sono felice che l’abbiano fatto) di vedere IT. Non male. Mancava alla mia collezione di “Film da vedere una volta nella vita, e poi consigliare agli altri”. La cosa è poi degenerata all’Adler con l’A. e una discussione sull’utilità dei social network e un’evidente denigrazione di Facebook, come da solito. Ultimamente mi faccio parecchio trascinare dalle persone. Persino dalla M, che in questo momento mi è saltata in braccio uggiolando perchè il mio fratellino sta giocando con un accendino, e lei ha parecchio paura.

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