domenica 31 luglio 2011

You make my levels of dopamine go all silly.

Dovrei rincoglionirmi nel modo più spaventoso possibile: quando le mie indiscrezioni vengono proposte ad una decisione che va oltre la mia capacità mentale. Quello che viene rivelato di me stesso è solo una pallida imitazione di quello che posso essere. Dovrei considerarmi una persona intelligente, dopo tutte le cose stupide che sono riuscito a combinare? Dovrei riuscire ad esprimermi in maniera forbita, anche quando mi si chiede il contrario? Mi interessa capire quando potrò finalmente capire le persone che mi si presentano davanti, quando tentano veramente di fare le furbe, e di non essere così fottutamente onesto con chi ho difronte. Sono peggio di un libro aperto in tutte queste situazioni nelle quali mi si richiede una acritica posizione o un discreto distacco.

Le mie ferie sono iniziate, e per questi due giorni ho messo in pausa il cervello. Domani mattina è lunedì, e la faccenda si fa complicata. Su che cosa dovrei cominciare a lavorare?
L'opzione di lavorare su me stesso non è male. Continuo a cancellare frasi che non dovrebbero essere scritte. Vaglio opzioni, quando ho ancora una cucina da sistemare, una cagnolina che rompe le scatole e una scottatura al dito dovuta a un momento di distrazione. Di pettegolezzi ne ho sempre meno voglia; come voglio diventare più umile non solo per forza, ma per passione. Un portatile non è meglio di una scrivania, e un flusso di coscienza mi rende coscienzioso. Un ottimo antistress è inutile, e non si capisce quando parlo. Non odio nessuno, ma odio tutti. Almeno mi posso sfogare qui, anche se a nessuno interessa.


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